Il Gioco rappresenta per il bambino e anche per l'aulto, un'occasione non solo di svago, ma anche di apprendimento e formazione. Vi sono giochi che sviluppano l'attenzione, altri la memoria, la manualità, il senso estetico, altri ancora la socialità, il rispetto delle regole. Poi vi sono giochi che sviluppano la competitività e altri la sopraffazione(!!!), la furbizia, l'inganno...Il gioco è espressione della società in cui il bambino vive e la scelta dei giochi è indicativa dei valori dei famiglia e delle aspettative verso il piccolo.
Una domanda che pongo spesso nel corso dei colloqui è: "che giochi facevi da bambino?", oppure "che giochi fai". Le risposte sono talvolta preoccupanti: "non mi ricordo..." oppure "...non ho tempo di giocare...". Altri riferiscono invevce di giochi dai quali ricavavano solo senso di sconfitta e umiliazione.
Il gioco deve essere momento in cui l'individuo, bimbo o adulto che sia, esprime le proprie qualità, se stesso e non ciò che hanno stabilito gli altri.
Lo scopo di questa pagina è quella di indicare quali giochi fare, come e cosa usare per aiutare i bambini ( e l'adulto) a crescere in modo equilibrato.
Gli adulti confondono frequentemente Gioco e Giocattolo ed in conseguenza di ciò non giocano col bambino, ma gli comprano giocattoli, dimenticando la finalità del Gioco: lo sviluppo dell'essere nella sua totalità. E questo è un valore che non si compra. Oggi molti bambini sono soli pur essendo circondati da giocattoli.Una delle finalità del Gioco è quella di sviluppare le "social skills" o abilità sociali:come è possibile se il bimbo è solo?
Per comodità suddividerò i giochi in sezioni corrispondenti ad un aspetto della sviluppo della personalità o ad un problema che si incontra nella evoluzione dell'individuo. La suddivisione in età è discutibile: vi sono infatti giochi per bambini di 1 anno che stimolano la percezione e che andrebbero benissimo anche per alcuni adulti.