L'essere padre assume oggi un significato in buona  parte diverso da quello del passato, quando il padre era il "capo famiglia", colui che impostava la "politica" familiare.

In quanto psicologo e in quanto padre David Cohen si rivolge direttamente ai papà, deciso a offrire una guida per orientarsi lungo il difficile cammino che li attende. Dal concepimento alla vita adulta, si prodiga in consigli, condivide emozioni e suggerisce comportamenti per affrontare una delle esperienze più significative nella vita di un uomo, con la chiarezza degna di un manuale e il brio e la vivacità di un memoir ricco di aneddoti personali e di umorismo.

Il padre è ancora un eroe per i propri figli? Garantisce una presenza adeguata nella loro vita? Da queste domande è iniziata una ricerca sulla realtà italiana, che ha coinvolto numerosi esperti in medicina, psicologia, diritto e storia. Il padre contemporaneo, non più proiettato esclusivamente verso una dimensione pubblica, è alla ricerca di un nuovo spazio privato: partecipa al momento del parto, contribuisce a prestare le prime cure al bambino, accetta di farsi coinvolgere nell’accudimento dei figli e nei loro giochi.

Tuttavia, proprio nel momento in cui l’esame del DNA consente finalmente la certezza della paternità biologica, la sicurezza nell’affrontare il ruolo paterno sembra diminuire: la depressione post partum maschile è un fenomeno ormai riconosciuto, l’autorevolezza paterna è minata dal timore del giudizio dei figli, l’assenza o l’inadeguatezza del padre può creare nei ragazzi un profondo malessere, esplicitato in disturbi comportamentali o in atti violenti, dal bullismo fino al patricidio.

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