Leggere Platone agli adolescenti per aiutarli nel loro sviluppo psicologico e al rispetto delle Leggi (#covid 19)
Mai nella storia dell’Umanità è accaduto che i ragazzi, gli adolescenti in particolare, siano stati così limitati nei propri spostamenti, contatti, relazioni . Ciò comporta per essi un sacrificio superiore a quanto gli adulti possano immaginare. Per un adolescente è vitale, è necessario alla propria crescita il confrontarsi, relazionarsi, misurarsi. Ora però non è possibile, anche se loro fossero immuni dal covid19.Tale condizione di costrizione, necesssaria anche in ottemperanza ai vari Decreti del Presidente del Consiglio, andrebbe però spiegata ai ragazzi non solo appellandosi al bene comune, ai pericoli per la salute, ma anche al rispetto delle Leggi quelle stesse a cui Socrate, pur innocente, si sottomise e perse la vita. Già il valore delle Leggi quelle con cui il filosofo aveva dialogato, quelle che governavano lo Stato (Atene) in cui era cresciuto, in cui aveva scelto di vivere, quelle che rappresentavano non singoli uomini, ma tutta la comunità a cui aveva scelto di appartenere. Tutto ciò viene mirabilmente raccontato nell’ Apologia di Socrate opera scritta in verità dal suo allievo Platone. Non è un libro difficile, anzi è breve e avvincente. In esso si racconta di come i seguaci di Socrate propongano al loro Maestro di sottrarsi, fuggendo ad una ingiusta condanna da parte dell’Areopago, il tribunale supremo, che lo accusava di empietà, corruzione dei giovani, introduzione di nuove divinità. Socrate però rifiuta, pur non condividendo. Socrate non ha il tempo per dialogare con i suoi concittadini e modificare le Leggi ed allora accetta la condanna.
Gli insegnamenti per un adolescente sono due: il rispetto della Legge anche se va contro il nostro interesse particolare e poi il valore del dialogo come metodo per modificare le Leggi quando le riteniamo ingiuste. Penso che in questo modo anche gli adolescenti possano non solo sentirsi parte attiva e quindi ascoltati, considerati in un momento così difficile del loro Paese e di tutta la comunità umana, ma sopratutto essere aiutati a crescere. Se in questo dialogo poi i Sindaci decidessero di coinvolgersi ascoltando, aprendo “tavoli”appositi, dedicati ai nostri ragazzi, questi nei riceverebbero un formidabile aiuto e alla fine tutta la Comunità ne trarrebbe beneficio.